BINOCOLI DI ALTA QUALITA’
Il binocolo e’ lo strumento ottico piu’ versatile e di uso piu’ immediato. Ne esistono di svariate dimensioni, pesi e ingrandimenti, fattori che sono in buona parte correlati. Ma binocoli molto simili esternamente e con apparentemente le stesse caratteristiche possono avere differenze qualitative e di prestazioni enormi, in termini di luminosita’, definizione dell’immagine, fedelta’ del colore, robustezza, maneggevolezza e design. Anche senza ricorrere a concetti quali il piacere e l’efficacia dell’osservazione e la consapevolezza di avere qualcosa che durera’ decenni, si tratta prima di tutto di considerare la salute dei propri occhi, poiche’ strumenti particolarmente economici oltre ad affaticare ovviamente la vista possono con la loro precaria precisione costruttiva provocare anche danni piu’ seri. In queste pagine potrete trovare gli elementi per comprendere gli elementi che fanno di un binocolo di alta qualita’ uno strumento eccezionale.
Costruzione Meccanica
Il binocolo e’ un sistema ottico formato dall’integrazione di due piccoli telescopi identici, che per funzionare al meglio devono essere perfettamente paralleli e saldamente connessi tra loro. Le cifre incise su un binocolo, per esempio 7×42, significano che lo strumento ottico ha 7 ingrandimenti, cio’ fa apparire un oggetto osservato come se fosse 7 volte piu’ vicino, e che l’obiettivo, cio’ la lente piu’ esterna o piu’ vicina all’oggetto osservato, ha un diametro di 42 mm. I binocoli generalmente in commercio hanno ingrandimenti da 4 a 25 e diametri dell’obiettivi da 20 a 100 millimetri. E’ dalle combinazioni tra questi fattori che risultano i diversi tipi di binocoli per le più disparate finalità d’uso. La lente piu’ vicina all’occhio e’ detta oculare.
Esistono due grandi categorie di binocoli, in base al sistema di costruzione e piu’ in dettaglio in base al sistema di inversione interno utilizzato. Come nell’occhio umano l’immagine arriva rovesciata ed il cervello si occupa di “raddrizzarla”, cosi’ allo stesso modo nel binocolo l’immagine osservata si presenta rovesciata ed e’ compito del sistema di inversione offrirla agli occhi di nuovo raddrizzata. Il sistema di inversione e’ costituito da prismi in cui la luce e quindi l’immagine compiono un vero e proprio “salto mortale”. I binocoli piu’ tradizionali sono quelli con “prismi di Porro” (dal nome del fisico cui se ne deve l?invenzione), determinano nello strumento ottico una forma allargata. I binocoli piu’ moderni invece devono la loro forma diritta e piu’ slanciata ai “prismi a tetto” (dalla forma costruttiva di uno degli spigoli). I primi presentano complessita’ di costruzione inferiore, mentre i secondi necessitano di livelli di precisione eccezionali per poter fornire prestazioni adeguate.
Una volta inquadrato il soggetto da osservare, una ghiera posizionata tra i due telescopi consente di mettere a fuoco per ricercare la massima nitidezza. Per chi non possiede una capacita’ visiva perfetta esiste la possibilita’ di regolare lo strumento secondo le proprie diottrie, con un’altra ghiera detta di “compensazione diottrica” posizionata sull’oculare destro o anch’essa tra i due telescopi. Nei binocoli migliori questa e’ addirittura integrata nella ghiera di messa a fuoco.
La dicitura “B” , dal tedesco “Brille”(occhiali), dove presente indica che il prodotto ha una distanza ottimale dell’occhio rispetto alla lente oculare (definita distanza della pupilla d’uscita, di poco sopra ai 2 cm nei binocoli migliori) tale da permettere a chi porta gli occhiali di osservare perfettamente senza doverseli sfilare. I migliori binocoli sono dotati di “conchiglie oculari” che si avvitano e si svitano sull’oculare in base alla necessita’ o meno di usare gli occhiali.
I Diversi Usi del Binocolo
Dobbiamo purtroppo cominciare col dire che lo strumento perfettamente “universale” non esiste e che quindi la scelta sarà sempre un compromesso tra luminosita’, dimensioni e ingrandimento, e secondo la regola della coperta che scopre da una parte quanto copre dove viene tirata anche nell’ottica se si vuole il massimo in un’area si dovra’ rinunciare a qualcosa in un altra. Infatti la luminosita’, e’ la capacita’ di permettere l’osservazione il piu’ a lungo possibile dopo il tramonto e prima dell’alba, dipende in larga misura dalle dimensioni dell’obiettivo. Piu’ e’ grande l’obiettivo, maggiore sara’ la quantita’ di luce che entra nel binocolo, ma inevitabilmente maggiori saranno anche le dimensioni ed il peso dello stesso. Aumentando l’ingrandimento si potranno si cogliere meglio i particolari dell’oggetto osservato, ma per leggi fisiche semplici quanto incontrovertibili lo strumento perdera’ luminosita’ ed anche campo visivo, cioe’ la porzione di spazio che si riesce ad inquadrare. Se il binocolo ha anche l?indicazione “W”, cio’ significa che e’ “grandangolare” e cioe’ offre un campo visivo particolarmente ampio (a volte il campo visivo in gradi è indicato sul binocolo). Per brevi osservazioni, tipiche per esempio di chi ama le passeggiate in montagna, o da tenere nel cruscotto dell’auto o ancora come secondo binocolo l’ideale e’ un cosiddetto “pocket”, che si puo’ piegare e riporre in un taschino e con i suoi circa 200g. e’ leggerissimo. Combinazioni tipiche da binocoli pocket sono 8×20 e 10×25. Naturalmente la luminosita’ non sara’ il punto di forza in questo caso, ma nonostante le dimensioni le migliori marche offrono binocoli pocket che sono dei veri miracoli di miniaturizzazione perfetta ad altissime prestazioni ottiche.
La leggerezza accoppiata a luminosita’ un po maggiore e’ la caratteristica che ricercano coloro che durante le camminate hanno esigenza di osservazioni piu’ prolungate, magari anche in condizioni di luce non ottimali. In questo caso dal binocolo 8×30 al 7×42 sono combinazioni classiche.
Ma se il binocolo serve ad osservare soprattutto all’alba o al crepuscolo e magari da postazioni fisse e facilmente raggiungibili, per cui la luminosita’ e’ indispensabile ed il peso viene ad avere poca importanza, si intuisce che un obiettivo da 56mm con un ingrandimento non troppo alto (8×56 e’ definita in genere “combinazione crepuscolare”) metteranno a disposizione lo strumento ideale, che pesera’ inevitabilmente piu’ di un chilogrammo.
Se si vogliono alti ingrandimenti per osservazioni da lunghe distanze allora sara’ raccomandabile un grande obiettivo, pena la perdita eccessiva di luminosita’ (15×56, 20X80, 25X100). Si tenga presente che per alcuni binocoli esiste il cosiddetto “booster”, un monocolo che avvitato su un oculare del binocolo ne raddoppia l’ingrandimento, trasformando il binocolo in un vero telescopio. In questo caso si dovra’ anche ricercare un appoggio fermo o meglio un treppiede, a causa del peso dello strumento e soprattutto del tremolio dell’immagine che aumenta proporzionalmente al crescere degli ingrandimenti.
Proprio il tremolio diventa fattore determinante nel caso il binocolo sia usato in barca e qui la combinazione ormai generalmente riconosciuta come ottimale e senza dubbio 7×50 ma anche un 8×42.. Vi consigliamo quindi l’acquisto proprio di questi modelli per tutte le attivita’ in barca e naturalmente meglio se il prodotto e’ impermeabile all’acqua. Attenzione pero’ che impermeabile non sempre significa sommergibile quindi attenzione a non farli cascare direttamente in acqua a meno che non siano garantiti anche per questi incidenti.
La Qualita’, Elemento Fondamentale
Le considerazioni fatte sulla meccanica e sui vari tipi di binocolo sono ovviamente assolute e valgono allo stesso modo per qualsiasi marca, modello e livello qualitativo di strumento ottico a parita’ di ingrandimenti e diametro dell’obiettivo. I compromessi di cui abbiamo parlato sono necessari e limitati al rapporto tra ingrandimento e diametro dell’obiettivo. Dove non si possono accettare compromessi invece e’ nella lavorazione delle lenti, nella precisione, nella robustezza, nella qualita’ ottica e meccanica, questa volta non solo per diminuire l’intensita’ del piacere di osservazione, o per far si che non dobbiamo sostituire ogni due anni strumenti che si rompono, ma anche e non meno per preservare la salute dei nostri occhi. Non potremo purtroppo raccontarvi di un binocolo che trasforma la notte in giorno, in quanto le leggi della fisica non consentono questo “miracolo”, a meno che non intervenga l’elettronica con i suoi vantaggi ma anche i suoi notevoli compromessi. Potremo percio’ spiegarvi come, grazie alla tecnologia, si possa tra le altre cose massimizzare la quantita’ e qualita’ di luce e dell’immagine, che entrando dall’obiettivo completi con successo il percorso che la porta a rovesciarsi e ad ingrandirsi per arrivare all’occhio umano, e come cio’ possa avvenire nei migliori strumenti in modo preciso e libero da distorsioni.
Secondo la fisica la luminosita’ di uno strumento dipende quantitativamente in buona misura dalle dimensioni dell’obiettivo, in quanto chiaramente piu’ grande e’ l’obiettivo e maggiore sara’ la luce che riuscira’ a “raccogliere”. Ma cio’ che conta a questo punto è quanta di questa luce arrivi poi effettivamente all’occhio umano. A questo proposito e’ bene sapere che anche il miglior vetro non sfugge alla legge fisica per cui il 4-6% della luce che colpisce frontalmente una superficie trasparente viene riflessa (perdendosi) invece di passare attraverso: considerando che cio’ accade sia in entrata che e in uscita da una lente, in uno strumento con 8 lenti e prismi a “tetto” che non fosse sottoposto a determinati trattamenti avremmo il fenomeno ripetuto 14 volte, determinando che all’occhio arrivi anche meno del 50% della luce (e della luminosita’) iniziale!!
Microrivestimenti speciali a strati sottilissimi (un centomillesimo di mm) che vengono vaporizzati su ciascuna lente (4 strati su quelle esterne e 3 su quelle interne, 44 in totale) sono tali da ridurre la riflessione su ogni superficie allo 0,2%, permettendo una trasmissione totale di circa il 96% della luce all’occhio umano. Anche alcuni binocoli economici dichiarano di essere “rivestiti”, ma non ci si sorprenda se sara’ un solo strato e limitato alle due superfici esterne.
Un’altra superficie “critica” per la dispersione della luce e’ la superficie 8 nella figura qui sopra, in cui per permettere il fenomeno opposto al precedente, e cioe’ la massima riflessione luminosa dove la luce altrimenti si fermerebbe, si fa ricorso nei prismi cosiddetti a “tetto”- utilizzati in tutti i binocoli moderni – a un vero e proprio specchio che pero’ purtroppo assorbira’, disperdendola, una quantita’ di luce che va dal 20% degli specchi di alluminio al 4% di quelli migliori d?argento. Il binocolo della figura pero’ puo’ contare su 30 strati sottilissimi di un materiale altamente riflettente, che vaporizzati sullo specchio d?argento limitano la dispersione allo 0,5%, portando anche benefici in termini di fedelta’ di colore e contrasto dell’immagine. Se aggiungiamo che su altre due superfici (quelle, rigorosamente con angolo di 90 gradi, del cosiddetto “tetto” che da nome al sistema) dello stesso prisma viene operata una cosiddetta correzione di “fase” che permette di eliminare le distorsioni causate dall’impatto della luce diretta nell’obiettivo, e che per unire tre coppie di lenti si usa un sottilissimo strato di colla speciale ad alta trasmissione luminosa, si puo’ capire quale livello di ricerca, eccellenza e precisione tecnologica e quali costi di produzione risiedano dietro gli 83 strati di microrivestimenti che permettono allo strumento usato come esempio di offrire caratteristiche di luminosita’ spropositate rispetto a quelle di binocoli economici o di medio valore.
- Design rivoluzionario
- Maneggevolezza eccezionale
- Corpo in magnesio
- Armatura in gomma
- Funziona da -25C a +55C
Adesso si puo’ comprendere facilmente come un buonissimo 8×32, oltre a durare “una vita”, essere piu’ maneggevole e leggero, possa avere maggiore luminosita’ persino di un 8×56 (combinazione chiamata correntemente “crepuscolare”) mediocre. Provare per credere.
Qual e’ il miglior binocolo?
Chi e’ portatore di occhiali e’ consapevole dei costi necessari all’acquisto di un buon paio di occhiali da vista. Molto spesso si spendono (giustamente) svariate centinaia di euro per la salute dei nostri occhi. Quando si entra in un negozio per acquistare un binocolo invece si rimane spesso sconcertati dai prezzi di questi ultimi e per un binocolo, a volte sembrano troppi persino 100 Euro. Considerate invece la tecnologia che si trova in un binocolo anche di costo medio basso, che ci dovete guardare attraverso e che deve durare il piu’ possibile.
Potete vedere su questo sito come i migliori strumenti ottici di oggi offrano prestazioni vicine alla perfezione dal punto di vista della luminosita’, del contrasto, della definizione dell’immagine. Sono costruiti per durare una vita e non vengono danneggiati nella loro funzionalita da utilizzi anche prolungati in condizioni atmosferiche avverse, possono addirittura cadere in acqua. Sono queste le caratteristiche principali che da sempre vengono richieste ad un binocolo ed e’ naturale che sia cosi.
Accanto alla robustezza, all’impermeabilita’ e al lento ma costante decennale miglioramento della performance di lenti e prismi assume oggi grande importanza il design, da un lato per soddisfare la ricerca del bello che l?uomo persegue in ogni sua iniziativa, ma soprattutto perche’ attraverso il design si puo’ offrire il piacere e l?importante beneficio di osservare con maggiore qualita’, rapidita’, comodita’ e stabilita’.
Tutti i migliori binocoli sono rivestiti esternamente in gomma, un materiale che a differenza del metallo, della pelle o della plastica protegge maggiormente dai colpi, e’ antiscivolo e limita la sensazione di freddo al contatto con le dita nei mesi invernali. L’estetica suggerisce ai produttori di fabbricare strumenti dai colori esterni compatibili con la Natura, nella quale verranno utilizzati, ed ecco oggi piu’ che mai il trionfo del verde. Lasciando perdere l’aspetto puramente estetico, per concentrare l?attenzione sui benefici tangibili che l’attenzione al design porta, un primo aspetto importante e’ quello legato all’utilizzabilita’ del binocolo anche da parte di chi porta gli occhiali, senza bisogno di toglierli. I migliori binocoli hanno una distanza della pupilla d’uscita (cioe’ distanza ottimale tra occhio e lente) tale da permettere di osservare indossando gli occhiali, e sono quindi dotati di conchiglie oculari svitabili verso l?esterno ed avvitabili, per regolare la distanza dell’occhio ed essere quindi usati indifferentemente e con estrema facilita’ con e senza occhiali. Rimanendo nel campo dei difetti visivi dell’occhio umano, la tecnologia rende oggi possibile integrare la regolazione delle diottrie con la messa a fuoco in una stessa ghiera centrale, rivestita in gomma, di grandi dimensioni e posizionata in corrispondenza del polpastrello dell’indice della mano che in questo modo e’ in grado di effettuare le regolazioni rapidamente e nel modo piu’ comodo possibile.
Anche la corretta distribuzione dei pesi riceve grande attenzione, ai fini di garantire la massima comodita’ d’uso. Un binocolo “serio” oggi ha forme tali da posizionare il baricentro nel in modo ottimale rispetto alla presa delle mani; il design completa l?opera affiancandosi alla tecnica costruttiva: infatti uno strumento comodo da usare avra’ sempre due incavi in corrispondenza dei pollici, che potranno cosi’ avere una presa piu’ stabile e ottimizzare la distribuzione del peso. Riguardo il peso e’ bene puntualizzare come questo dipenda per la maggior parte dalle lenti ed in misura molto minore da tutto il resto dei componenti del binocolo. Purtroppo togliere peso alle lenti significa ridurre inesorabilmente la performance ottica dello strumento, ne sono triste esempio alcuni produttori importanti che hanno scelto recentemente di sfidare questa legge per ridurre il peso dei loro strumenti in modo eclatante, ottenendo prodotti otticamente per molti versi inferiori ai modelli precedenti.
Una finezza, di semplice concezione ma eccezionale utilita’, e’ rappresentata dal concetto di far pesare il binocolo durante il trasposto non come da sempre avviene sul collo, bensi’ e con eccezionale sollievo soprattutto in lunghe camminate – sulle spalle. Basta applicare il binocolo a dei ganci posizionati su bretelle elastiche.
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